Design - 02 Gennaio 2023
La Pietra Serena e il suo utilizzo nell’architettura storica toscana
La Pietra Serena, insieme alla Pietra Forte, è la pietra storica fiorentina; per la costruzione di una città, come sempre accadeva in passato, veniva utilizzata necessariamente della pietra di provenienza locale.
La pietra forte
Le difficoltà di trasportare merci, e in modo particolare pietre da costruzione, quasi imponeva l’utilizzo di pietre disponibili nelle immediate vicinanze e a Firenze esistevano cave di Pietra Forte praticamente in città. A Maiano, alle Cascine del Riccio, sulla via Faentina; era la pietra immediatamente disponibile, quella che si utilizzava sia per i palazzi prestigiosi, sia per tutti i lavori di rifinitura, che per scale, davanzali, bordi e paramenti.
La nostra città è fatta di questa meravigliosa pietra, da Palazzo Pitti a Palazzo Vecchio, passando per infinite altre realizzazioni.
Fino a pochi anni fa si continuava ad utilizzare la Pietra Forte: l’ architetto Michelucci la scelse per la Stazione di Santa Maria Novella, esempio mirabile di architettura moderna; la sede della Nazione, l’ospedale CTO a Careggi e mille altre realizzazioni in giro per la città sono figlie di questo materiale.
La sorella serena
L’altra pietra “storica” fiorentina, usata per la sua facile reperibilità locale, è la pietra serena. Le cave sono un po’ più distanti, si trovano infatti a Fiorenzuola, ad una cinquantina di km da Firenze, la pietra serena è grigia, compatta, adattissima ad usi decorativi e di completamento, anche lei trova nella produzione edilizia locale un largo uso, ma è con il Rinascimento che assume valenze culturali vere e proprie.
Filippo Brunelleschi la sceglie, in abbinamento con l’intonaco bianco, per la decorazione delle sue architetture: colonne, lesene, cornici, marcapiani si staccano sulla superficie bianca dell’intonaco.
La Cappella Pazzi, all’interno del complesso della chiesa di San Lorenzo è un esempio incredibile di questo stile architettonico.
La Pietra Serena resta dal ‘400 largamente utilizzata fino ai giorni nostri, e la sua uniformità cromatica la rende assai utilizzata nelle architetture contemporanee minimaliste: superfici lisce, volumi puri, contrasti cromatici, che mantengono intatta la lezione di Brunelleschi del gioco dei contrasti. Per fare un illustre esempio, l’Apple Store di New York, porta questo contrasto all’estremo: il grigio della Pietra serena, “contrasta” con un bianco assoluto, il bianco inteso come assenza, che qua è trasparenza pura rappresentata dal cristallo.
Con le moderne tecnologie, le potenzialità espressive della pietra serena si sono ulteriormente accresciute: è infatti possibile realizzare, oltre a scale, davanzali, pavimenti, ogni altro manufatto, come di seguito una vasca da bagno scavata in un blocco di pietra serena, di nostra creazione.