Design - 30 Novembre 2022
Esposizioni Universali: l’architettura dal Crystal Palace fino al 1960
La nascita delle esposizioni universali segna anche l’inizio della realizzazione di nuove strutture ed edifici che fanno cambiare l’immagine della città trasformandola in un nuovo effimero e magico. Le strutture che vengono installate per l’esposizione, e che a fine manifestazione vengono smantellate, hanno forme stravaganti e particolari e sono frutto del lavoro di architetti, progettisti ed ingegneri.
Molte di queste sono entrate a far parte dell’immaginario collettivo e altre sono ancora presenti nelle nostre città diventandone elementi distintivi e vere e proprie icone.
La prima esposizione di Londra nel 1851 fu un successo per espositori e pubblico ed una grande occasione di visibilità e prestigio. La sede della manifestazione era il Crystal Palace opera dell’architetto Joseph Paxton: un’enorme struttura realizzata in ferro e vetro che si estendeva su una superficie di 84.000 mq ad Hyde Park, una vera e propria celebrazione delle nuove tecnologie e sistemi costruttivi. Il ferro infatti, prima impiegato come elemento accessorio nelle strutture, viene qui ampiamente utilizzato per via del costo contenuto.
Le successive esposizioni
Dopo l’evento del 1851 nel 1855 fu la Francia ad ospitare l’Esposizione Universale dei prodotti dell’agricoltura, dell’industria e delle belle arti, la novità di questa edizione è proprio la sezione dedicata all’arte in cui esposero tra gli altri, pittori del calibro di Eugène Delacroix, Dominique Ingres, Camille Corot. L’esposizione era ospitata all’interno del Palazzo dell’Industria, nella Galleria delle Macchine e nel Palazzo delle Belle-Arti.
Le esposizioni diventano momenti importanti nella vita delle capitali e danno la possibilità ad architetti e progettisti di realizzare architetture e decorazioni uniche.
L’Esposizione Universale del 1889 vede nuovamente Parigi protagonista, in occasione del centenario della Rivoluzione Francese. In questa occasione viene costruita la Tour Eiffel divenuta icona di Parigi e della Francia. Un’opera monumentale realizzata in più di due anni, alta 324 metri, del peso di 8.000 tonnellate, doveva rimanere per 20 anni ma è diventata poi il simbolo della crescita e dello sviluppo tecnologico della città ed è oggi uno tra i monumenti più visitati in Francia e in tutto il mondo.
Nel 1906 la sede dell’Esposizione Universale è Milano per celebrare l’apertura del traforo transalpino del Sempione.
In questa occasione viene costruito l’Acquario civico di Milano, il terzo acquario più antico d’Europa, posizionato nell’attuale area del Parco Sempione: progetto dell’architetto Sebastiano Locati è considerato uno degli edifici di maggior pregio e significato del liberty milanese.
L’Esposizione svoltasi a Milano dal 28 aprile ai primi di novembre, viene ospitata anche in padiglioni nell’area intorno al Castello Sforzesco e nell’area di Piazza d’armi. Per l’esposizione vennero spesi oltre 12 milioni di vecchie Lire per 35 mila espositori, molti stranieri e 5 milioni e mezzo di visitatori.
Datata 1942 è invece la costruzione del quartiere E.U.R. a Roma. L’origine del quartiere è legata al progetto di un’Esposizione Universale che si sarebbe dovuta tenere nel 1942. La prima fase in vista dell’ evento fu la scelta della zona in cui edificare è fu scelta l’area delle Tre Fontane. Il progetto era imponente, prevedeva infatti l’allargamento della città e venne affidato agli architetti Pagano, Piacentini, Piccinato, Rossi e Vietti.
L’idea era di costruire una città del futuro coniugando modernità e architettura classica dell’Impero Romano, con ampi spazi e palazzi monumentali. L’Esposizione del 1942 a causa della guerra non ebbe mai luogo, ma restano i palazzi progettati da Piacentini tra cui il Palazzo della Civiltà Italiana, Piazza Imperiale, il Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi.
Nel 1958 l’Esposizione Universale si svolge a Bruxelles dove per l’occasione viene costruito l’Atomium, l’imponente monumento costruito in acciaio che rappresenta i nove atomi di un cristallo di ferro ingrandito 165 miliardi di volte.
L’edificio progettato dall’architetto André Waterkeyn è alto 102 metri, le sfere hanno un diametro di 18 metri e sono collegate da scale mobili; doveva rimanere solo per 6 mesi ma riscosse un notevole successo ed è ancora oggi sede di esposizioni e mostre.