Design - 28 Maggio 2014
Travertino in falda o controfalda
Parlando di travertino spesso si sente parlare di taglio “in falda” o “controfalda”.
Sono due modi usati per tagliare i blocchi dai quali derivano due tipologie di materiale completamente diverse, pur proveniendo dallo stesso blocco.
Questo è un blocco di travertino.
Immediatamente si notano delle stratificazioni: il travertino si forma mediante depositi calcarei che si distendono uno sull’altro durante il susseguirsi delle ere geologiche. Queste stratificazioni danno un verso al travertino.
Si veda nello schema qua sotto, le possibilità di taglio di questo blocco:
Storicamente il travertino è sempre stato tagliato controfalda. Con questo taglio si ottengono lastre (o mattonelle) dove le striature formano delle linee, anche nette.
Questa è una lastra “controfalda”:
Le venature sono molto evidenti.
Nel caso in cui si decida di tagliare il blocco in falda, invece delle venature si evidenzieranno le “nuvolature”.
Questa è una lastra tagliata “in falda”
L’effetto finale è molto diverso, tanto da far pensare ad un materiale diverso. Rapolano è uno dei primi posti dove si è iniziato a tagliare il travertino in falda, dando così luogo ai mille colori della Pietra di Rapolano: ed è anche per questo motivo, che il travertino di Rapolano è da tutti conosciuto come “Pietra di Rapolano”. Le sue nuvolature lo rendono unico e differente da ogni altro travertino!